PELAVERGA PICCOLO
Come spesso succede nella storia della viticoltura, anche il Pelaverga ha la sua leggenda che narra di un sacerdote di Verduno, il Beato Sebastiano Valfrè, che all’inizio del 1700 portò con se dal Saluzzese un mazzetto di barbatelle di Pelaverga. Si narra che nelle cantine del castello di Verduno il re Carlo Alberto eseguisse i suoi esperimenti enologici.
Da sempre si gioca sull’effetto afrodisiaco legato a questo vino: grazie alla sua alta bevibilità e per i toni speziati o per il nome ironicamente evocativo.
Oggi è presente e coltivato su tutto il territorio del Comune di Verduno e su parte dei territori di La Morra e di Roddi d’Alba, per un’area complessiva di 18 ettari.
IL PELAVERGA PICCOLO NEL BICCHIERE
Le nostre selezioni.