I miei primi 30 anni
In un mercoledì sera che dà il benvenuto a dicembre, ci troviamo nel cuore di Nizza Monferrato.
Infreddoliti, curiosi, pronti.
Due chiacchiere con Enrico, e subito ci sentiamo parte di qualcosa: un viaggio, inziato dal nonno di Enrico, Clemente, che nel 1946 diede origine alla cantina di produzione e vendita dei suoi vini, e che parte oggi qui, nella stessa cantina, dove possiamo sederci accanto alla selezione migliore delle uve, e capire come il Barcarato, ovvero il suo Nizza si muove nel tempo.
La prima stazione, quella più datata, si chiama 1990. Trent’anni dopo, ritroviamo un interessante espressione terziaria di cacao e caffè, che però rivela ancora un bel sottobosco. Un gran carattere, figlio dell’annata favorevole ed espressione di una struttura viva con acidità ancora presente.
Proseguiamo fino al 1993, e l’autunno più fresco ci regala un’acidità più marcata del precedente, una nota di dattero e una bella speziatura. Il bicchiere lascia spazio dopo qualche tempo ad un sentore di amaretto davvero entusiasmante.
La stazione del 2000 riporta alla mente un’annata iconica ed equilibrata, e ci presenta un compagno di viaggio estremamente elegante e fine.
Arriviamo alla fermata preferita da Enrico, quella del 2001. Continuiamo a viaggiare nell’eleganza, ma l’espressione rimane qui ancora giovane e fresca, dando vita a quello che Enrico descrive come il Nizza secondo lui, un vino che trova sempre il modo di esprimere il suo carattere.
Ultima fermata: 2017, un giovane dalle piacevoli nuances di rosa e viola, che apprezziamo ma invitiamo a sedersi con noi, per viaggiare ancora e diventare quello che i suoi compagni più anziani e saggi sono stati capaci di esprimere negli anni.
Un viaggio al centro di Nizza, che con il Nizza ci ha confermato una grande verità: chi sa aspettare, potrà davvero godere di una ricompensa speciale.