Agliano, una Smallville in tutti i sensi
La nostra vita, nell’infanzia come in età adulta, ama la fantasia.
E nella fantasia ci regala esempi che ci permettono di trarre spunto, forza, o coraggio.
Tra la moltitudine di supereroi, tutti positivi, vincenti, forti e capaci, inconsciamente (o forse no) ne scegliamo uno: per la sua storia, il suo vissuto, la sua capacità di esprimere ed esaltare un talento, o la sua bravura nel destreggiarsi tra le insidie della vita. Ci piace, lo ammiriamo; ma lo sentiamo anche vicino e noi, e al nostro modo di essere. Eccolo il nostro prescelto, sia esso un fotoreporter di New York, un ricco magnate di Gotham City, o nell’epoca moderna un giovane vignaiolo di Agliano, in Monferrato.
Alcune caratteristiche tipiche del supereroe, senza troppo stupore, calzano perfettamente al sapore di una giornata passata con Claudio:
E’ buono… e questo si vede subito. Sorriso timido, e grande attenzione e cura per le persone che ha difronte.
Resta in incognito…racconta schivo, e quando parli con lui e scopri tutto quello che fa, ti sembra strano che riesca a seguire così tanti progetti differenti, e ad essere così presente, consapevole, posato.
Fa le cose con stile…il suo stile è personale, eppure è figlio dello stile di famiglia, di suo padre che ha l’orgoglio che non scende nelle parole, ma rimane fermo negli occhi e da lì acquista ancor più peso e più valore.
Assume le pose giuste… il supereroe ammirato da piccoli di solito ha un costume scenografico, e raccoglie le sue energie in un gesto particolare. Nel nostro millennio, invece, il nostro si è dotato di uno strumento per immortalarle, le pose. Lui timidamente dice “tutto merito di questo qui” (indicando il telefono), ma si sa che il bello sta nella sensibilità di chi guarda.
Non si arrende mai… forse non è nella sua indole, o semplicemente è un’alternativa che non può considerare, perché in fondo sa che lo scopo della sua missione è più grande del suo successo, e abbraccia il successo di tutto un territorio.
Resta umano…nonostante le sue qualità, innegabili e riconosciute, non cede mai alla tentazione di compiacersi per la propria riuscita.
Arriva sempre sul più bello… ogni volta, con la soluzione giusta per riequilibrare le cose o renderle ancor più memorabili: che sia un caldo giorno di sole e si possa rinfrescare col bianco Vianus; o un giorno grigio per cui serve un bicchiere di Barbera d’Asti; o ancora un momento di di gioia, da esaltare con una bolla, anzi con Quattro.
Bisogna conoscerlo, Claudio Dacasto. Quando ti porta in vigna, e ammira con te le splendide vecchie viti che si fanno sculture e che la natura trasforma in quello che lui chiama “il suo museo”; quando ti racconta le vinificazioni particolari, e gli esperimenti, e le lavorazioni che ha messo in pratica viaggiando e cercando spunto dal mondo vinicolo di esperienza; ma soprattutto quando arriva in cantina, e cede allo sguardo innamorato della sua donna più importante: la piccola principessa scalmanata arrivata da poco, e che da poco tempo è la sua ammiratrice più importante.
Che d’ora in avanti lo vedrà sempre per quello che è: un papà, e quindi semplicemente un eroe, con tutti i suoi superpoteri.