Doux D’Henry

Presente quasi esclusivamente nel Pinerolese, soprattutto in zona pedemontana; sporadicamente, in Valle Chisone e Germanasca. Fu chiamato così in onore a Enrico IV, Re di Francia che, come riportano testi storici, durante una permanenza sul territorio pedemontano per la firma di un trattato con Carlo Emanuele I di Savoia, ebbe occasione di degustare un vino che lo entusiasmò: da questo episodio, il nome di “dolce d’Enrico”.
Considerato un ottimo vitigno per la vinificazione già nell’800, veniva però utilizzato poco in purezza, preferendone la miscelazione con altre varietà della zona o, addirittura la sua commercializzazione come uva da tavola, date le dimensioni dell’acino.

Grappolo
Medio-grande / Piramidale / 2-3 Ali / Generalmente Spargolo

Acino
Grande / Sferoidale / Buccia sottile ma resistente, scarsamente pruinosa

Maturazione
Media epoca (dopo il Dolcetto)

Vino
Rubino , di medio corpo. Poco intenso, raramente vinificato in purezza

IL DOUX D’HENRY NEL BICCHIERE

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