Cari

Citato per la prima volta nel 1606 nel Manuela di Viticoltura di Giovanni Battista Croce, che lo chiama “Cario” e lo elogia come delicato, dolce, buono.
“…Che meglio dir si potrà caro per la sua bontà”.
Un tempo diffuso in Piemonte, oggi è coltivato quasi esclusivamente in Saluzzese e Chierese, con territorio d’eccezione nel territorio comunale di Baldissero Torinese.

Grappolo
Grande e compatto

Acino
Grande / Buccia discretamente sottile

Maturazione
Tardiva, che raramente giunge a compimento completo (e consente quindi di mantenere la tipica acidità)

Vino
Colore cerasuolo / Rubino scarico. Profumo di ciliegia cotta, con una leggera nota acidula

IL CARI NEL BICCHIERE

Le nostre selezioni.