Un’orfana alla corte del re
La prima volta tagliava l’erba. La seconda era in giro in cantina, e non si trovava.
Che sia un appuntamento, una telefonata, o un messaggio di conferma…non c’è verso che Savio venga ad aprirti la porta!
E’ sempre impegnato, ed è sempre impegnato in qualcosa che vale l’attesa.
Con suo fratello Mauro, si occupa di tutto. Sempre pronto, e disponibile. Presente. E quel che distingue e conquista, sempre consapevole della sua storia.
La consapevolezza è una caratteristica che è non solo chiarezza del proprio cammino, e costanza nel proseguire; è decisione, fermezza; ed è soprattutto resistenza nella propria decisione.
Siamo a Novello, in Langa, terra di rinomata storia vinicola, terra in cui nascono, vivono e scoccano le loro frecce gli arcieri dei nobili rossi.
Bacca bianca, uva che sembra quasi una bestemmia qui; in più, un vitigno con la prospettiva di perdersi; storia simile ad altre, e destinata a diventare un altro degli innumerevoli “chissà” del nostro patrimonio in grappoli. La Nascetta (o Nas-cëtta, per dirla in dialetto) è un vitigno dalla storia particolare, che racconteremo con la calma e l’attenzione che merita; nel bicchiere oggi la possiamo apprezzare per la struttura complessa e ricca di sali, data dalla conformazione del terreno del comune di Novello, a cui è legata in maniera imprenscindibile. Diverso, e difficoltoso, fu il percorso di riscoperta. In sintesi, una vera scommessa.
Allora, I due fratelli Daniele accolsero la sfida. Aprono il cancello, raccolgono quel fagottino lasciato lì dalla natura. E capiscono che il dono che hanno ricevuto è un tesoro. Sentono la responsabilità di salvarla, quell’uva, e difenderla.
Insieme a Elvio Cogno la studiano, la coltivano, la amano, la rendono forte; pazienti attendono, e finalmente dopo averla vista in tutta la sua bellezza, la accompagnano al ballo, guardandola debuttare, ormai principessa sicura, dai tratti complessi, ma unici e riconoscibili.
Proseguono il loro impegno e la loro nobile battaglia fino al riconoscimento della DOC che dà menzione e tributo particolare al Comune di provenienza. Eccola a voi: “Langhe Nas-cëtta del Comune di Novello“.
Altre, le sfide che Savio e Mauro continuano ad accettare: tra le tante, particolare importanza e ulteriore testimonianza della voglia di valorizzare il proprio impegno, è il progetto che li ha visti in prima linea nella valorizzazione dei Cru del Barolo del Comune di Novello. I cavalieri che si battono per la propria affermazione nel territorio dei Cru hanno nomi rilevanti: i fieri Bergera-Pezzole e Corini-Pallaretta.
Ogni sfida trae origine e linfa dalla ferma convinzione di lavorare partendo dal livello qualitativo; e tutte hanno l’invidiabile consapevolezza di aver contribuito (“per carità, nel nostro piccolo” come dice Savio) a raccontare un territorio.
E il territorio ha bisogno di persone forti, ferme, risolute, che non abbiano paura di assumersi dei rischi, e mettere la propria faccia a garanzia della propria decisione e tenacia.
Ecco perchè in realtà tutte le volte che andiamo da loro, speriamo che Savio non venga ad aprirci la porta; perchè finchè sarà così, vorrà dire che il territorio avrà qualcuno indaffarato ad occuparsi di lui.