Il segreto è partire, bel e pian

Le famiglie: un universo sconosciuto ai più. Spesso un tale mistero, non solo per chi si trova ad orbitare intorno alla loro quotidianità, o magari pranza con loro una domenica, ma anche per chi ne fa parte.

La vita ci fa cadere da un becco di cicogna; e spesso dimentica di lasciarci le istruzioni d’uso.

Caratteri differenti, esperienze, scelte, decisioni; e allora spigoli, compromessi, discussioni, rese.

Alcuni modelli si ripetono, e spesso riguardano il rapporto tra padri e figli.

I padri che “si è sempre fatto così”, i figli che vogliono trovare il loro modo di lasciare un segno, magari diverso, nuovo; l’impronta di qualcosa che d’ora in avanti avrà un altra via.

Capita poi che quello che siamo abituati a vedere e conoscere, quel modello di contrapposizione che c’è sempre stato e sempre ci sarà, ci si presenti completamente capovolto.

Un padre che fa leva sulle idee dei giovani. Un figlio che ostinatamente tiene piedi, mani, occhi e cuore nella cultura dei vecchi.

Eccolo, il mistero della famiglia Serra, in cui si fatica a dare un ruolo canonico ai protagonisti.

Domenico, il padre, che dalle contrapposizioni con il suo di padre ha imparato a non imporre il proprio pensiero con chiusura e fermezza, ma lascia ai suoi tre figli maschi la libertà di decidere, proporre, prendere le loro strade, anche se queste significa che non metteranno i loro piedi nelle orme tracciate da lui. E Lorenzo, 27 anni e un anulare leggero ancora per poco, che ha tutta la pazienza e la timida saggezza che siamo abituati a cucire addosso ad attori con più primavere sulle spalle. Gli piace vendemmiare, gli piace la possibilità di poter decidere con suo padre che cosa fare in cantina. Ama Lorena, si vede, e ama la Barbera con la stessa cura e dedizione, e sicuramente sarà la cosa che punterà a fare sempre meglio.

E’ pieno di progetti, per seguire la terra e consentire ai suoi vini di esprimere il meglio. Ma la cosa più bella è che non ha fretta. Non ha quell’urgenza che spesso le nuove leve hanno nel voler concretizzare i loro sogni; è consapevole che le imprese importanti si costruiscono un piccolo passo alla volta, per non perdere il senso totale del progetto, e rimanere in equilibrio e ben ancorato alle origini. Decidono insieme, insieme valutano come procedere. Si parlano; ma quello che conta di più, si ascoltano. Lorenzo racconta la propria storia, e parlando del suo lavoro e delle decisioni prese è prodigo di “secondo noi”. Ed è proprio lì, in quelle tre lettere, che si ritrovano la serenità e l’amore di una famiglia che emoziona.

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